…continua il viaggio di AGORA’ – TEATRO E MUSICA ALLE RADICI
“Libere di Essere”
VENERDì 21 settembre ore 20
RADICANTO
MEMORIE DI SALE
Viaggio sonoro per mare e altri approdi
Memorie di sale è il concerto dei Radicanto e segue la pubblicazione del decimo cd per festeggiare il ventennale di attività della band pugliese in collaborazione con Arealive s.r.l., le edizioni musicali Megasound Records ed il sostegno di Puglia Sounds Record 2016. Un concerto che vive di suggestioni sonore intense e variopinte in equilibrio tra passato e contemporaneità. Un vero e proprio caleidoscopio sonoro dove si alternano ballate di sapore medievale, canzone d’autore, world music con armonie di matrice jazzistica, musica popolare, improvvisazione progressiva e timbri originali. Un concerto dove si incontrano la tradizione folk pugliese e gli stilemi musicali africani e mediorientali. Il marchio di fabbrica dei Radicanto riluce nelle venature vocali di Maria Giaquinto, sorrette dai timbri percussivi di Francesco De Palma, dalle corde intrecciate di Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe e i sospiri della fisarmonca di Giovanni Chiapparino. L’ascolto della musica è ascolto interiore, ascolto dell’altro: luogo del dialogo e del confronto interculturale, sotto il segno della antica dottrina dell’ethos che nella Magna Grecia ha il suo naturale luogo di risonanza.
I musicisti:
Maria Giaquinto (canto, voce recitante)
Giuseppe De Trizio (chitarra classica, mandolino)
Adolfo La Volpe (chitarra elettrica, chitarra portoghese, oud)
Francesco De Palma (batteria, bendir, riq, tamburelli, cajon)
I Radicanto, nel loro percorso artistico vantano collaborazioni con alcuni tra i massimi esponenti della musica di tradizione, di quella antica, ma anche d’autore e jazz, sia in contesti cinematografici che in quelli live e discografici (Teresa De Sio, Raiz, Lucilla Galeazzi, Roberto Saviano).
SABATO 22 settembre ore 20
MOVIMENTO COMICO
ROSSI DI NASO
(Spettacolo clown per adulti)
La pista di un circo immaginario è lo scenario di Rossi di Naso uno spettacolo clown fatto di numeri ed improvvisazioni con il pubblico, tutto ispirato ad un mondo circense ormai scomparso, quello dell’uomo forzuto, del fachiro e degli abili ciarlatani. La scena, compresa in un semicerchio colorato, ospiterà inoltre una gara professionale di schiaffi, lezioni di mimo strampalate ed un’esilarante Morte del Cigno in chiave clown. Ancora una volta Movimento Comico torna a produrre un lavoro clown con l’intenzione di mantener viva la storia e la tradizione del Naso Rosso realizzando uno spettacolo tutto da ridere per un pubblico grandi e piccini.
Regia Fabio Cicchiello
con Daniele Dositeo D’Arcangelo, Eliseba Costantini, Francesca Brunetti, Gianmatteo D’Ubaldo, Giulia Marrucci, Giuseppe Simotti, Katiuscia Rossi, Luca Refrigeri, Pamela Rado
DOMENICA 23 settembre ore 17:30
LABORATORIO DANZE POPOLARI INTERNAZIONALI
a cura di Lucrezia Lo Bianco del Folk Atelier di Reggio Emilia
Laboratorio aperto a tutti. Non si richiede alcun requisito… solo la disponibilità ad imparare dei semplici passi e tanta voglia di ballare insieme agli altri!
DOMENICA 23 settembre ore 18:30
ROMA POPOLARE ITINERARI DI ALTRO TURISMO
testi e regia di Tiziana Scrocca
con Jessica Bertagni, Francesco de Miranda, Danilo Turnaturi
consulenza Maria Chiara Russo
DOMENICA 23 settembre ore 19:00
MA CHE COLPA ABBIAMO NOI
Chiara Casarico e Giuseppe De Trizio
coproduzione il NaufragarMèDolce / Radicanto
(Teatro-Canzone)
Sono passati cinquant’anni dal 1968, l’anno simbolo delle contestazioni, della rivolta studentesca, dello scontro generazionale, della liberalizzazione sessuale e tanto altro… un anno che ha segnato un grande cambiamento socio-poli1co nel mondo del quale forse non sappiamo ancora apprezzare la portata e che ci pone ancora grandi interrogativi.
“Ma che colpa abbiamo noi” è il ritornello di una canzone dei Rokes, con testo italiano di Mogol, che si piazzerà al secondo posto in uno storico Cantagiro del 1966 e che secondo noi rende bene l’idea del cambiamento che stava avvenendo in quegli anni. La musica, alla fine degli anni ’60, acquista un’importanza fondamentale, soprattutto come discorso generazionale, tanto che uno degli episodi che entreranno nella Storia sarà proprio un evento musicale (il concerto di Woodstock nel 1969). Così abbiamo deciso di guardare il ’68 a par1re dalle canzoni uscite in Italia in quello storico anno (facendo qualche eccezione per canzoni uscite l’anno precedente) e raccontare, sempre a par1re dalle canzoni, le vicende emblematiche del ’68 italiano.
L’argomento è molto vasto. Gli effetti di quegli anni non li abbiamo forse compresi appieno, proprio ora che tante conquiste sembrano essere colpite o svanite. Le cose da dire e da cantare sarebbero tantissime, ma bisognava operare una scelta e così por1amo in scena cantando e raccontando: Valle Giulia e Contessa di Paolo Pierangeli, Antoine e Gino Paoli, Don Milani e Dario Fo, Basaglia e Jannacci, Patty Pravo e Caterina Caselli e la nascita del femminismo, Paolo Conte, Guccini e Lucio Dalla…. E purtroppo dobbiamo lasciar fuori tan1 altri autori e racconti che non basterebbero 24 ore per “rac-cantare” tutto… Ma che colpa abbiamo noi?